Beschreibung:
<jats:title>Riassunto</jats:title>
<jats:p>L’articolo esamina una traduzione tedesca della <jats:italic>Commedia</jats:italic> sinora trascurata dalla critica: quella del poeta e pittore August Kopisch (1799–1853), comparsa nel 1842. Rifacendosi alla <jats:italic>critique des traductions</jats:italic> di A. Berman, l’autore delinea il ›progetto‹ di traduzione di Kopisch nel contesto del rinnovo della traduzione letteraria in atto in Germania a cavallo fra Sette- e Ottocento. Come A. W. Schlegel e Philalethes (Giovanni di Sassonia), Kopisch si prefigge di aderire al dettato, ovvero al »ritmo dei pensieri« di Dante, mirando a »seguire nell’anima« il testo della <jats:italic>Commedia</jats:italic>. Attraverso l’analisi comparata di alcuni luoghi dell’<jats:italic>Inferno</jats:italic> (III) e del <jats:italic>Purgatorio</jats:italic> (XXX) nelle traduzioni coeve di A. W. Schlegel, di Philalethes et di Kopisch, l’articolo intende mettere la traduzione di quest’ultimo alla prova dei suoi assunti ›letteralisti‹ o ›sourcistes‹, e rivalutarne la rilevanza nella storia delle traduzioni tedesche della <jats:italic>Commedia</jats:italic>.</jats:p>