Beschreibung:
<jats:title>Riassunto</jats:title>
<jats:p> Lo scopo di questo contributo è di analizzare il rapporto tra urbanità e letteratura sulla base dell’esempio di Dante. Il punto di partenza dell’argomentazione è il celebre affresco di Domenico di Michelino (1465), che raffigura la Commedia quale atto di comunicazione rivolto a Firenze, suo destinatario privilegiato. Quest’interpretazione del pittore tocca il cuore dell’opera dantesca, come si cerca di mostrare tramite l’analisi di due canti (Inf. VI e Inf. X). Risulta da quest’analisi che la Commedia può essere considerata il correlato testuale di un ordine del sapere che nasce nell’ambito dello sviluppo sociale, culturale e politico della città di Firenze dei secoli XIII e XIV. All’interno della Commedia si manifestano delle contraddizioni fondamentali. Da una parte, infatti, Dante critica esplicitamente e radicalmente la mentalità affaristica dei fiorentini e le loro discordie politiche; ma dall’altra parte egli è consapevole di dover molto al milieu innovativo di questa città in quanto poeta e pensatore filosofico. Inoltre si cerca di mostrare che il testo dantesco in parte presuppone un lettore che conosca bene dall’interno la situazione di Firenze. Così la dimensione urbana è integrata nella Commedia non solo a livello tematico, ma soprattutto a livello strutturale.</jats:p>